(Agen Food) – Gambellara (VI), 07 mar. – Guala Closures Group, leader mondiale nella produzione di chiusure per alcolici, vini, acqua, bevande e olio, ha partecipato ieri in qualità di sponsor e organizzatore all’evento “Gli Svitati” presso Villa Sorio di Gambellara (VI), una giornata divisa tra interventi e degustazioni con al centro un solo protagonista: il mondo del tappo a vite. Il Gruppo degli “Svitati” nasce da un’idea di Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa, cinque aziende d’eccellenza e pioniere del tappo a vite in Italia.
Nato negli ’60, oggi questo tipo di chiusura registra un trend in crescita in tutto il mondo grazie alle sue caratteristiche: è infatti in grado di mantenere al meglio la qualità, la freschezza e il sapore pieno del prodotto, evitando le possibili contaminazioni da TCA, il fungo che provoca il cosiddetto “sapore di tappo”, o le virazioni del gusto del vino. Un mercato in grande crescita e che ricopre un ruolo chiave anche nelle strategie di sviluppo di Guala Closures.
“Quello delle chiusure per il vino” – ha spiegato nel suo intervento Emanuele Sansone, Sales Director BU Italia di Guala Closures – “è un mercato molto importante per noi. Sui 18 miliardi di chiusure totali prodotte, circa 3 miliardi sono destinate a questo segmento. Negli ultimi anni, il mercato dei tappi a vite, anche a discapito di quello delle chiusure in sughero, è cresciuto considerevolmente”.
“In sostanza” – ha raccontato Sansone – “oggi, a livello mondiale, su 10 bottiglie 4 impiegano questa soluzione e Guala Closures occupa una posizione di leadership di mercato grazie alle sue soluzioni innovative e personalizzabili”.
In particolare, va sottolineata la crescita dell’utilizzo di queste chiusure anche in Europa Occidentale, storicamente più legata al tappo in sughero anche per motivi culturali, dove nel 2021 il mercato ha registrato una quota pari al 34% della produzione mondiale di tappi a vite. Un fenomeno che si registra anche in Italia: “Escludendo il prosecco, secondo alcune stime oggi circa il 22% del vino venduto in Italia utilizza il tappo a vite”, ha aggiunto Emanuele Sansone.
Come già accennato, questa tipologia di chiusura presenta numerosi vantaggi. In particolare, essendo estremamente personalizzabile, questo prodotto permette ai produttori di comunicare la propria brand identity, rispettandone lo stile: il tappo a vite – realizzato in diverse forme e colori – non altera l’aroma, i sapori e la freschezza del vino. Non solo, le numerose decorazioni apportabili possono essere una leva efficace per il processo di premiumizzazione delle linee più pregiate.
Infine, per quanto riguarda il tema della sostenibilità, i tappi a vite prodotti in alluminio sono altamente riciclabili, soprattutto se comparati con le chiusure realizzate in stagno, essendo composti da un materiale che può essere riutilizzato all’infinito. “Da questo punto di vista, l’Italia rappresenta un’eccellenza – ha concluso Sansone – poiché il 75% di tutto l’alluminio che viene prodotto è ancora in uso e viene impiegato in altre lavorazioni”.
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